FERRARI: X-FILES 5.0
Dunque, cosa posso dire?
Che eravamo tutti esaltati,
gasati, entusiasti, euforici, eccitati, elettrizzati (e potrei continuare con
tutti i sinonimi possibili ed immaginabili ma meglio che mi fermo qua) ad
osannare, glorificare e acclamare l’arrivo del Campione più Campione del Mondo,
Lewis Hamilton, Signore indiscusso della Formula 1 che ha vinto più di chiunque
altro, pure dell’adorato Schumi.
Copertine, foto, poster,
collegamenti in diretta minuto per minuto per non perdere neanche un secondo
dell’arrivo a Maranello, della prima prova in pista a Fiorano, dei test in
Bahrein, delle prime parole in italiano – “Ciao, tutto bene, viva la Ferrari”-
che per noi poveri tifosi mortali era come oro puro che usciva dalla bocca di
Lewis.
I lacrimoni agli occhi durante il
mega show di presentazione londinese quando dal fumo rosso sono usciti gli
Avengers, il nostro trio delle meraviglie composto Chef Vasseur e i suoi
piccoli Remy Lewis e Charles (ascoltate la nuova hit dell’estate “Lasciate
cucinare Vasseur”: giuro, è vero, esiste. Titolo esatto “Vasseur”).
La presentazione della SF25 in
pompa magna, le parole vincere e mondiale snocciolate qua e là
con tanta convinzione e sicurezza.
E poi dopo tutto questo?
Come diceva il buon Morgan a Sanremo: Che succede? Dov’è Bugo? La scena è esattamente quella … sostituiamo Bugo con Ferrari e il gioco è fatto.
Eh sì perché il domandone da un
milione di dollari è proprio questo: dov’è la Ferrari?
N.P. = Non Pervenuta.
E’ pervenuta un attimo, una breve
illusione, un frizzo, un lazzo e un gesto istrionico con la sprint pole e la
vittoria della sprint race di Lewis che hanno risollevato gli animi per 5
minuti, hanno reso la sveglia delle 3.00 di notte più sopportabile e ci hanno
fatto piangere di gioia … perchè sarà anche stata solo una sprint ma la prima
pole e la prima vittoria in rosso del Sir rimarranno nella storia!
Ma nel giro di poche ore finisce la gioia illusoria e si
ripiomba di nuovo nel baratro.
Dalle stelle alle stalle.
Eh certo, visto che nel letame
delle stalle ci stavamo già abbondantemente sguazzando e affogando - prima con le strategie
di Topo Gigio dell’Australia e poi con la vergognosa e disonorevole squalifica
della Cina - perché non ritornarci
immediatamente con un bel tuffo carpiato?
A Suzuka a quanti secondi siamo
arrivati dal primo, mille? Forse mille no ma almeno a 20 sì con Charles, Lewis
no comment. E pensare che a dicembre 2024 ci stavamo giocando il mondiale con i
papaya mentre adesso abbiamo una macchina che in tre gare ha incassato un bottino
di 35 miseri punti.
Ho una teoria. Non è che Binotto nel
box verde con la sua bella tuta verde sta giocando con le bamboline voodoo vestite
di rosso e infila spilli a go go? Per forza, mi pare sia l’unica spiegazione
logica-tecnico-scientifica di un’ecatombe del genere.
E il tragico è che in Ferrari non
sanno dove mettere le mani, brancolano nel buio, non capiscono… anzi peggio,
molto peggio: stanno cercando di capire … famosa frase che ha contraddistinto l’epoca
Binottiana. E se la nostra parola d’ordine è “stiamo cercando di capire” vuol
dire che l’omino vestito di verde del box verde ha pienamente colpito nel
segno.
Non sarebbe forse il caso di
chiamare Mulder e Scully? Visto che di omini verdi se ne intendono magari
riescono a risolverlo questo X-file.
Attendiamo il Bahrain e vediamo cosa ci riserverà… sofferenza sicuramente!
di Francesca Bonacini.
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