IL PARADISO? SI', IO L'HO TROVATO!
Bianco.
Ovunque. Nuvole basse... bassissime. Intravedi la danza dei larici al vento...
senti l'acqua del lago che si increspa...senti il tintinnio della pioggia... Il
resto è silenzio... e poi il suono di un campanaccio... strano solo uno... ti
affacci e vedi un asinello solo soletto passeggiare lungo il lago!
E
ami tutto questo! E non puoi farne a meno! Anche in giornate come queste,
quando ti guardi intorno e ti sembra di vivere in un paese fantasma... che ti
affascina in ogni sua sfumatura... anche in quella più grigia!
E intanto aspetti... aspetti che il bozzolo
in cui sei avvolto si apra... e sai che rimarrai folgorato nuovamente, anche se
vedi questi paesaggi da trent'anni, sempre uguali ma sempre così diversi!
E ti emozionerai ancora davanti al luccichio
dell'acqua abbagliata dai raggi del sole, davanti alle distese di larici e
prati verdi che proprio ora iniziano ad essere travolti dal turbinio dei colori
autunnali e a trasformarsi in arcobaleni gialli, rossi e arancioni, e quando le
nuvole si dissolveranno rimarrai senza parole davanti a loro... le Tre Levanne,
le cime che ammiri in tutta la loro imponenza non appena arrivi in questo
piccolo paradiso: Ceresole Reale.
Ceresole è un paesino del Piemonte, credo
sconosciuto ai più, disperso nel nulla
nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, perla delle Alpi dal 2011 e
fregiato del titolo di “reale” dal 1862 su concessione del Re Vittorio Emanuele
II al quale era stato ceduto dal comune il diritto di caccia di camosci e
stambecchi.
Proprio il sovrano istituì negli anni
1854-1864 la Riserva Reale del Gran Paradiso affinchè lui solo potesse
esercitare attività venatoria in questa zona e fece altresì tracciare una serie
di mulattiere che collegavano le case di caccia costruite in quota in modo da
facilitare le sue passeggiate.
E noi oggi possiamo ripercorrere i passi
reali per tuffarci nelle meraviglie del Gran Paradiso, divenuto Parco nazionale
nel 1922 per la salvaguardia della flora e della fauna in esso viventi!
Impagabili le emozioni che puoi vivere
qui... marmotte che sbucano da ogni angolo e che saltellano buffissime tra gli
immensi prati fioriti, branchi di stambecchi che in primavera trovi ancora a
bassa quota ed in mezzo ai quali puoi intrufolarti per ammirarli da vicino in
tutta la loro eleganza e regalità, camosci solitari che regalano spettacoli di
equilibrismo sui picchi più alti e lungo i dirupi più scoscesi e come
sottofondo il dolce gorgoglio di ruscelli e cascate!
E
quando ti affacci dallo strapiombo su cui è abbarbicata la Chiesetta della
Madonna delle nevi appena sotto la diga del lago Serrù vedi l'infinito... tutta
la Valle dell'Orco in un intersecarsi di montagne e di colori... uno spettacolo
semplicemente mozzafiato che colma il cuore e svuota la mente!
Non
aspettarti di trovare supermercati o negozi con bellissimi souvenir oppure
locali alla moda tipo “Cervinia” o “Cortina”; oltre a ristoranti e alberghi
(menzione d'onore a “la Baracca” e a “le Fonti minerali”) trovi quattro piccoli
negozietti di alimentari dove comprare l'indispensabile, se vuoi il latte
fresco devi aspettare il venerdì perchè è l'unico giorno della settimana in cui
arriva il rifornimento, non ci sono negozi di abbigliamento, non c'è la banca,
c'è un semplice banco farmaceutico e non una vera farmacia, non sognarti
nemmeno di trovare un mascara... insomma non è uno dei classici luoghi
turistici di montagna dove trovi tutto e di più! E a volte ti arrabbi per
questo e ti chiedi perchè in tanti anni non sia cambiato molto...
Ma
poi ti guardi intorno e la meraviglia che vedono i tuoi occhi è la risposta a
tutte le domande che puoi farti!
Ceresole
è natura e semplicità, è ritorno alle origini, è recarsi nelle stalle dei
pastori ad acquistare forme intere di tome, è il soffermarsi a guardare una
mucca mentre bruca l'erba a 2400 m di quota, è scoprire un simpaticissimo
signore che con il suo fantastico banco di frutta e verdura verrà qui da
Viverone ogni martedì fino a novembre nonostante sia finita la stagione
turistica e nonostante sarà l'unico banco presente nella piazza del mercato
solo perchè adora questo posto e si diverte a trascorrere qui una giornata a
settimana!
Ceresole è emozione...
Svegliarti,
aprire le finestre e vedere le montagne che si specchiano nel lago... e poi
ascoltare il silenzio interrotto dal cinguettio degli uccellini e dal fischio
delle marmotte... d'inverno ascoltare la neve che si scioglie sul tetto...
reincontrare le persone che in questi trent'anni sono diventate Amici, di
quelli veri, di quelli che vedi un paio di volte l'anno ma che ti sono entrati
nel cuore... di quelli che da piccola chiamavi zii...l o zio Giorgio e lo zio
Claudio...
Ceresole
semplicemente è... sentirsi a casa!
di Francesca Bonacini.
Prima o poi verremo a travolgere questo silenzio! Basta Paradiso, W l'Inferno!!
RispondiEliminaChe bello!!!! mi sono emozionato Franci e per un'attimo mi è sembrato di essere ancora li!!!
RispondiEliminaGrazie mille Ste!
RispondiEliminaFabio vi aspettiamo a braccia aperte per entrare nell'Inferno!!! Ma questo "prima o poi" quanto deve durare ancora??? Dai là!!! Datevi una mossa! Sì o no?
RispondiEliminaBeh ma non dici nulla?
RispondiEliminaFai un blog e non avvisi ?
Brava Francesca, speriamo di leggere ancora di questi posti e, magari, un giorno, visitarli.
Bellissimo racconto Francesca e, complimenti per il blog. Benvenuta a bordo ;-)
RispondiEliminaGrazie davvero ragazzi!!!!!!!!! Hai visto Dani che sorpresa??? :)
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