ANTIBES MON AMOUR
Deliziosa Antibes…
Emozionante Antibes…
Elegante e opulenta…
Divertente e contraddittoria…
Prima di partire per la Costa Azzurra me
ne avevano parlato tanto… “Vedrai che bella! Peccato poterla visitare poco e
solo di sera ma ti piacerà.”
E infatti è stata una piacevolissima
scoperta!
Il nostro ingresso ad Antibes inizia con
la Paola che dal finestrino della macchina punta il dito verso una vetrina al
grido di “Leonidas!!! Leonidas!!!”
Cosa sarebbe Leonidas?
“Vedrai………..”
E ho visto… altrochè se ho visto!
Trattasi di azienda belga che
ha seminato negozi un po' ovunque nel mondo e che produce………..
Cioccolatini!!!
Il nostro paradiso!
Cioccolato al latte, fondente, bianco,
cioccolatini ripieni al caffè, al caramello, con scorza d’arancia candita, con
noci e nocciole, con mousse alla fragola, cremini, tutti belli infiocchettati
in pacchetti e pacchettini di tutte le fogge e di tutti i colori! Il primo
pensiero è stato: “compriamo tutto???”, poi fortunatamente quell’attimo di
time-out neuronale se ne è andato ed è ricomparsa un po’ di ragionevolezza…
solo una piccola scatolina con una trentina di cioccolatini ci ha seguito in
Italia... e un lecca-lecca tutto cioccolatoso a forma di fantasma.
Dal cioccolato passiamo al vino… un bel
rifornimento nella piccola enoteca "Cave Legrand Gourmet" dove Cri e Dani hanno
dato il meglio acquistando quel quantitativo (a parer loro) minimo
indispensabile pari a circa 12 bottiglie di vino – in effetti tutto il resto
dei cartoni che dopo Palais Gourmand riempivano il baule della macchina non era
ancora sufficiente!
E poi via per le strade della città in una
sera di inizio novembre che ancora regalava un piacevole tepore!
Il
porto, i panfili, gli yatches, la luna che si affaccia sul mare...
Romantica Antibes...
Ha due cuori Antibes... quello della città
moderna, dove è tutto ampio e spazioso, dalle strade ai ristoranti ai parcheggi
e che si trova nella parte più bassa ad un palmo dal mare...
E poi il cuore più antico... dove respiri
storia, bellezza, arte ed emozione... devi salire per andare a cercare questo
cuore pulsante di origine greca abbarbicato su un piccolo promontorio e
circondato dai vecchi bastioni...
All'apice il
Fort Carrè - la fortezza a forma di stella quadrata - la
Cattedrale e il Castello Grimaldi costruito nel 1385 e divenuto dal
1946 museo dove oggi sono custodite le opere di Pablo Picasso.
In pochi minuti sembra di aver fatto un
viaggio nel tempo ed essere stati catapultati in una polis fortificata
dell'antica Grecia!
Le strade si fanno più strette... entri in
un vortice di salite e discese, di vicoli e stradine una intersecata
nell'altra...
Ai due lati delle
strade si susseguono ristorantini, boutique e locali... abbiamo vagato per
questo labirinto di vicoli per più di un'ora alla ricerca di un posticino
carino (e non eccessivamente costoso) dove poter cenare e non so quanti menù
abbiamo letto! C'era davvero l'imbarazzo della scelta! E nel passare sbirciavamo
dalle vetrate per vedere l'interno dei ristoranti... deliziosi e
caratteristici, uno più invitante dell'altro!
Ad un certo punto però lo stomaco
iniziava a reclamare e la nostra indecisione ha ceduto davanti al ristorante
"Le Tire-Bouchon".
Mi ha ispirato fin da subito... non so perché ma
qualcosa mi diceva che lì avremmo trascorso una bella serata... e infatti è
stato proprio così!
Locale piccolissimo, molto raccolto, pochi tavoli in una
saletta dall'aria vissuta, accogliente... purtroppo non ho foto dei piatti
che abbiamo mangiato ma lasciatevi andare all'immaginazione; vi dico solo che una
delle portate del menù era cozze con patatine fritte... beh... che dire... è
arrivata una mega ciotolona di ceramica bianca piena zeppa di cozze fumanti
accompagnate da un sughetto con lo scalogno che erano la fine del mondo! E
soprattutto credo che quella immensa ciotola avesse un doppio fondo tipo le
scatole dei maghi: le cozze non finivano mai... più ne mangiavi più ne
trovavi... forse si auto-moltiplicavano, non lo so, ma erano strepitose!!! Come
le patatine fritte... croccanti fuori e morbide dentro! Fantastique!!!
Peccato non aver potuto assaporare anche
la Antibes notturna... così viva e movimentata in un lungo susseguirsi di
locali, di luci e di musica!
La nostra (troppo) breve avventura
francese finisce qui... con un'ultima passeggiata sul lungo mare... a rimirare
affascinati gli immensi panfili tutti illuminati, cullati dolcemente dal
mare... fino ad arrivare all'ingresso del parcheggio sotterraneo...
dove incontriamo un signore gentile che parla italiano, con cui scambiamo
qualche parola e a cui lasciamo un po' di monete... un signore insieme al suo
dolcissimo cagnolino che stava mangiando la pappa... accoccolati uno accanto
all'altro in quel box dove avrebbero trovato un po' di calore per trascorrere
un'altra notte...
Lasci Antibes così... con una lacrima...
mentre quel signore ti ringrazia, ti sorride e ti augura buona notte e
mentre il suo cagnolino ti sbarlecca una mano...
di Francesca Bonacini
Vedrai cara che torneremo.
RispondiEliminaNon è poi così lontano, e si sta bene anche d'inverno.
Non vedo l'ora!!!
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