"Dèstati oh legno inanimato!"... Ed ecco a voi Marco Rolando nel suo laboratorio "incantato"...
Voi avete mai visto uno gnomo?
Io no, ma qualcuno dice di averne visto uno aggirarsi per i boschi di Ceresole Reale mentre suonava la fisarmonica…
E qualcun altro ha deciso di lasciarsi trasportare dal racconto dello gnomo suonatore… ed ecco qua… signore e signori vi presento Benito!
Prendi una tavola di ciliegio, prendi una serie di sgorbie (per i non tecnici come me si tratta degli scalpelli necessari a lavorare il legno), aggiungi la creatività, il cuore e la maestria di un Artista Scultore, di quelli veri, di quelli con la A e la S maiuscole… e la meraviglia è fatta!
Quella che prima era una semplice tavola di legno ora ha preso vita!
Suona Benito… e canta, mentre ti guarda con quegli occhioni dall’allegria contagiosa, seduto nel suo tronco circondato da morbide foglie e succosi grappoli d’uva che ti viene voglia di mangiare!
E questi sapete cosa sono?
Tecnicamente si chiamano sferoblasti, un po’ meno tecnicamente assomigliano, quando sono ancora grezzi, a dei tuberi di varie dimensioni più o meno tondeggianti: in pratica si tratta di ipertrofie del legno, cioè difetti che presentano alcune piante a causa di malattie oppure a rami che non sono riusciti a svilupparsi.
Guardate quanta poesia può scaturire da un difetto!
Io ho un debole per gli sferoblasti… li adoro! Ne ho sette a casa e più o meno uno ogni anno lo devo comprare! Nessuno schizzo o tratto preparatorio… è lo sferoblasto, con le sue forme, i suoi colori e le sue venature che suggerisce alla mano e agli occhi del Maestro cosa si nasconde dietro la sua dura scorza! Volti che si materializzano sotto pochi colpi di sgorbia… questa non è una magia… è l’abilità di uno dei più illustri Scultori e Intagliatori professionisti del legno che abbiamo la fortuna di avere in Italia a creare tutto questo.
Ve lo presento.
Cognome: Rolando.
Classe: 1966.
Segni particolari: ARTISTA.
Segni particolari/bis: il mitico papà Franco, guida alpina per una vita e pilastro di Ceresole Reale - sicuramente vi parlerò ancora di lui nel blog - e la mamma Natalina, che chiunque abbia frequentato Ceresole ricorderà con tanta dolcezza… quanto le assomiglia… alta, magra, capelli neri corvini… con il suo grembiule, sempre indaffarata ai fornelli intenta a preparare qualche leccornia e sempre circondata dai suoi fidi mici… e quanto erano buoni i suoi funghi trifolati!!!
Segni particolari/ter: ceresolino “d.o.c.”
Segni particolari/quinquies: insegnante di intaglio e scultura. Tiene corsi in tutta la valle dell’Orco e non solo… che ne dite? Vi incuriosisce l’idea di vedere cosa potreste fare con una sgorbia e una tavola di legno?
E’ un chiacchierone Marco… potresti rimanere a parlare con lui per ore ed ore di qualunque cosa! Quanti aneddoti ha da raccontare!
Per ammirare queste opere d’arte non vi resta che andare a trovarlo a Ceresole Reale, in Borgata Capoluogo n.5!
Nel frattempo visiterete anche un luogo incantevole e se capitate d’inverno potrete chiedere a Marco se vi porta a sciare! Sì, perché è anche insegnante d sci di fondo!
di Francesca Bonacini.
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