27 OTTOBRE
E se n’è andato un altro 27
ottobre… il terzo…
Di solito si dice che con il
passare del tempo andrà meglio…
Balle!
Più passa il tempo più ti fai
delle domande… stupide domande a cui provi a dare una stupida risposta…
Sarà orgogliosa di te? Di quello
che hai fatto finora?
Ma soprattutto ti chiedi se le
sei stata vicino abbastanza…
Ti ricordi che quando eri lì
avresti voluto rimanere di più… ma ad un certo punto dovevi andare… c’erano
mille cose da fare… da una parte i tuoi studi... e dall'altra cercavi di imparare quel lavoro che lei tentava di fare anche da un letto
di ospedale, con un computer preso in mano anche dopo ore di rianimazione…
cercavi di darle quell’aiuto che sapevi benissimo non avrebbe mai chiesto ma di
cui aveva tremendamente bisogno…
E cercavi di autoconvincerti che
l’avresti rivista il giorno dopo, e quello dopo ancora! Non avrebbe ceduto, non
l’aveva mai fatto… era più forte di tutto! Avresti avuto ancora tanto tempo da
passare con lei.
Era quello che volevi credere… anche
se vedevi che giorno dopo giorno si stava spegnendo… anche se vedevi uno
sguardo ormai perso nel vuoto…
e vedevi le lacrime in quello
sguardo perso e spaventato…
quelle lacrime che erano
diventate le sue parole… e che asciugavi
con un carezza… non c’era altro che tu potessi fare per alleviare quella
sofferenza… e questo ti uccideva!
Sapeva che mancava poco… e lo
sapevi anche tu…
E il 27 ottobre è arrivato il
buio…
Chissà perché ti è tornato in
mente quel disegno che avevi fatto alle elementari! Ti avevano chiesto di
descrivere un episodio particolare vissuto con tua mamma… tu raccontavi di un
giorno in cui stavi imparando ad andare in bicicletta quando ad un tratto sei
caduta sbucciandoti un ginocchio… il dolore però è passato presto… c’era
lei vicino a te! E ti compaiono altri
flash… quando facevate shopping insieme, quando andavate a comprare i profumi, quando vi divertivate in montagna in mezzo alla neve con uno slittino improvvisato, quando ti ascoltava mentre suonavi e tu con l’ansia di sbagliare per paura di
deluderla…
Ma alla fine il pensiero continua
a tornare sempre là… accanto a quel letto…
E tu continuerai a sentirti in
colpa per non esserci rimasta abbastanza…………
di Francesca Bonacini.
La Sua stella brillerà sempre in te, è nelle opinioni che adesso forse ti sembrano più condivisibili, nei panorami che guardavate insieme, nei valori che ti ha dato, nei sapori che ti faranno emozionare e solo tu sai perché.
RispondiEliminaTi abbraccio
Grazie Violetta...
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